Invece una scappatoia potrebbe arrivare per l’etichettatura del cioccolato per cui è stata vietata dalla Corte di Giustizia la dicitura “puro“: nella sentenza – scrive il quotidiano Italia Oggi di sabato – si legge che l’inserimento in un’altra parte dell’etichettatura di un’indicazione neutra che informi il consumatore dell’assenza di grassi vegetali aggiunti sarebbe garanzia di informazione corretta. I cioccolatieri belgi, già da tempo, hanno lanciato a loro spese proprio un marchio collettivo relativo all’utilizzo del solo burro di cacao.
via Club di Papillon
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