le scrivo per rassegnarle le mie dimissioni, con effetto immediato. Dirà di certo che non c’è bisogno di scrivere ad un ministro per questo, che ci sono altri canali adeguati a ricevere questa mia missiva. Ma io ho deciso di scriverle, direttamente, perché ci tengo che lei sappia quali sono le ragioni che mi spingono a mollare tutto ed andare via dall’Italia.
Si, ministro, ha letto bene: non lascio soltanto il mio incarico: lascio il mio paese, il luogo in cui sono nato e cresciuto, dove ho studiato, dove ho iniziato la mia professione; lascio il paese che ho girato in lungo in largo, che ho amato profondamente per le sue bellezze e per la meravigliosa gente che vi abita. Lo lascio, signor ministro, perché non lo riconosco più. […]
Inizia così la lettera del prof. Lannino letta da Renato Iannì durante il presidio, in Via Italia a Biella, del Comitato di Agitazione Permanente delle Scuole Biellesi.
Non aggiungiamo altro se non l’invito a visionare il filmato e se possibile a segnalarlo a quante più persone possibili.