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A tavola non solo per ingozzarsi!

Stare a tavola è più che saper nutrirsi, è saper vivere. Su Avvenire di oggi, Padre Enzo Bianchi detta le buone regole per stare a tavola, cercando la radice di quello che definisce “un rito proprio, fra tutti gli animali, solo degli esseri umani”. La tavola, già nella sua posizione al centro della stanza, vuol rappresentare il momento privilegiato per la parola scambiata, con le sue regole: ascoltare mangiando e poi prendere la parola, frenare la propria aggressività prendendo un minimo di distanza dal cibo che si sta mangiando (buona norma iniziare in silenzio come i monaci) e soprattutto valorizzare la propria tavola nello stare insieme con amici, parenti e conoscenti. “Invitare qualcuno – spiega Bianchi – è un atto di grande fede, profonda fiducia nell’altro: significa chiamarlo, eleggerlo, distinguerlo tra gli altri conoscenti”. Intanto è uscito per le edizioni Einaudi il nuovo libro di Enzo Bianchi Ogni cosa alla sua stagione presentato sulle pagine de La Stampa, oggi, con il colloquio tra il priore di Bose e la scrittrice Elena Loewenthal.

Via Club di Papillon


Liborio Butera: