La piramide alimentare raddoppia e al classico schema si sostituisce quella che calcola l’impatto ambientale e, ribaltata, mostra anche il consumo suggerito. Nell’immagine, pubblicata su Oggi, si nota come la base degli alimenti da consumare per il loro basso impatto ambientale sia costituita da verdure e ortaggi, che per chilo hanno impatto 3 (a condizione che non siano coltivati in serra che fa salire l’impatto a 14), la pasta è a 17 mentre per un chilo di carne, il cibo maggiormente sconsigliato, si sale a 105. Sempre in tema dieta si attende con ansia il 14 novembre quando il Comitato Esecutivo della Convenzione sul Patrimonio Mondiale Immateriale dell’Umanità, che si riunisce a Nairobi, dovrebbe confermare la promozione della dieta mediterranea a patrimonio dell’umanità, come già annunciato lo scorso agosto dopo il parere favorevole del Comitato Tecnico dell’organizzazione.
Via Club di Papillon