La riunione del 29 settembre indetta dal Cordinamento Rsu_No_Gelmini di Torino ha visto la presenza di delegati di oltre 20 scuole della città e della prima cintura. All’incontro ha partecipato anche una delegazione del movimento degli studenti.
Dopo il riuscito sciopero degli scrutini che ha chiuso per la pausa estiva le lotte contro la “riforma” Gelmini, le prime manifestazioni dei colleghi precari si sono avute durante le nomine già di fine agosto. La rabbia per i tagli di oltre 2000 di loro nella sola regione Piemonte, tra docenti e Ata, ha prodotto una prima risposta che insieme ai sindacati di base, si è manifestata davanti all’Ufficio Scolatico Regionale, alla Prefettura, l’occupazione del Provveditorato e alle contestazioni ai Bersani alla festa del PD.
Notevole attenzione è stata ricevuta dal presidio di una settimana in Piazza Castello dei Coordinamenti Precari, Cobas e Cub e Cgil.
Nelle scuole il nuovo anno scolastico si è aperto con mozioni di indisponibilià alla collaborazione, votate nei Collegi Docenti. In particolare si sono rifiutate le cattedre oltre le 18 ore, la disponibilità ai viaggi di istruzione per richiamare l’attenzione di quanti all’esterno della scuola fanno parte della filiera del turismo scolastico ed infine si è dichiarata l’indisponibilità alle supplenze, vero nodo del contenzioso con le dirigenze.
La discussione dell’assemblea ha affrontato il tema della durata dell’ora di lezione, sull’utilizzo dei minuti residui per disposizioni alla supplenza, ma anche per “ricostruire” un’offerta formativa tagliata dai nuovi quadri orari nelle classi prime; ha valutato inoltre i dati relativi all’aumento degli allievi nelle classi in rapporto alla sicurezza e sulle pratiche di opposizione.
Diversi sono stati gli interventi che hanno posto la questione di costruire uno strumento di “difesa legale” per reggere alle imposizioni dei dirigenti, soprattutto in quelle scuole che non hanno una resistenza ampia supportata dalle Rsu d’istituto. Si è concordato di compilare quanto prima una raccolta delle disposizioni normative, a cominciare dalla “rimostranza” che è la formula giuridica con cui si richiede al dirigente la reiterazione per iscritto di un ordine di servizio, per una sua successiva impugnazione.
Si è espressa una valutazione critica sulla iniziativa di un’ora di sciopero indetto dalla Cgil per l’8 ottobre, in una situazione drammatica per i tagli alle risorse, umane e materiali alle scuole, e ai salari dei precari e del personale di ruolo con il blocco degli scatti di anzianità.
Lo sciopero di Cobas e Cub dell’intera giornata del 15 ottobre può diventare, in tandem con la manifestazione dei metalmeccanici, una risposta più adeguata all’attuale situazione di crisi. A Torino e provincia lo sciopero sarà esteso a livello generale.
Nei prossimi giorni si provvederà a stilare un volantino di comunicazioni ai colleghi, agli allievi e alle famiglie.
Il prossimo incontro è stato fissato per Lunedì 11 alle ore 17 nell’Istituto Avogadro di Torino. Gli studenti hanno invitato il Coordinamento alla 3-giorni che si terrà a Palazzo Nuovo dal 12 al 14 ottobre. Si è concordata la nostra presenza per la data del 13 pomeriggio.
Grazie per l’attenzione.
per il Coordinamento RSU
Roberto Spagnolo