Riceviamo e pubblichiamo questo accorato appello giunto dai precari di Novara.
Mi chiamo Umberto Grassi e sono uno dei molti docenti precari di questo bel paese. Vi scrivo per chiedere il vostro sostegno in occasione dell’iniziativa organizzata dal comitato docenti e ata precari e sottoprecari di Novara prevista per il 6 di novembre.
l Comitato docenti e ata, precari e sottoprecari di Novara, si è formato a Novara da circa un anno e cerca di sensibilizzare sui problemi causati dalla riforma Gelmini-Tremonti, sia come distruzione di posti di lavoro che come riduzione della qualità della scuola italiana. Insieme a USN- Unione studenti novaresi ha pensato di organizzare una manifestazione a Novara per il 6 novembre contro le ingenti spese militari che si sta sobbarcando il governo, mentre d’altro canto si ripete che per la scuola, l’università, la ricerca e la cultura non ci sono soldi. Si tratta quindi di una manifestazione che, richiamandosi all’art 11 della Costituzione, vuole dare voce ad una protesta che pone come fine il miglioramento della scuola- e quindi della società- facendo perno su valori come la pace e l’integrazione, in difesa di una cultura sempre più messa alle strette. Riteniamo che questa sia una questione molto più ampia di una rivendicazione, per quanto legittima, di un gruppo di precari, e vorremmo invitare tutti i soggetti che si sentono di appoggiare la nostra idea a partecipare con noi al presidio, per ampliare la base della protesta a tutti quelli che vorrebbero una società con meno guerra e più cultura.
Abbiamo già coinvolto i movimenti di precari di Torino e Milano e stiamo chiedendo l’adesione ad Emergency, Assopace, Anpi, Flc, Cisl e Uil scuola, Sindacati di base, Comunità Sant’Egidio e di quante più associazioni culturali vogliano condividere una giornata all’insegna della cultura e della pace. Dopo aver rivolto l’anno scorso la nostra attenzione ai drammatici numeri dei tagli al sostegno che continuano a restituirci resoconti allarmanti in quanto a cattedre tagliate e alunni non assistiti, abbiamo deciso quest’anno di prendere posizione contro questa guerra silente che si combatte sulla pelle dei più deboli e che taglia le gambe al futuro dei nostri studenti.
Ci auguriamo di potervi incontrare a breve. Chiediamo la vostra attenzione e partecipazione al presidio del 6 novembre e vorremmo incontrare il vostro aiuto nel divulgare questa iniziativa a tutti i vostri contatti aiutandoci, come riterrete opportuno, nel costruire un’efficace rete di comunicazione.
Cordiali saluti a nome del Comitato docenti e ata, precari e sottoprecari di Novara,
Umberto Grassi