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Il dr. Joe Castellano ricorda l’amico Solomon Burke, l’indimenticato Re del Soul


Domenica scorsa si è spento uno dei più grandi Re del Soul mondiale, Solomon Burke. L’artista americano famosissimo per i suoi pezzi e per il suo stile inconfondibile, ha condiviso per tanti anni una sincera stima ed una grande amicizia con il grande bluesman italiano Joe Castellano. Di questa grave perdita ne abbiamo parlato con il dr. Joe.

“Da domenica – ci dice l’artista agrigentino – sono assalito da una grande tristezza che mi ha avvolto. Una tristezza grande sia per la scomparsa dell’icona musicale mondiale sia per la scomparsa dell’amico”.

Sappiamo che hai condiviso hai condiviso alcuni concerti con Solomon Burke

Si, avevo avuto l’onore di aprire alcuni suoi concerti italiani nel 1994, quando ero agli inizi di questa avventura di Joe Castellano Blues Band e ricordo che quando ci incontravamo nei camerini ero sempre emozionatissimo di avere davanti questo omone gigantesco di 200 KG., dalla voce strabiliante e dalla presenza scenica incredibile!
Da quelle volte – Continua Joe -, c’eravamo rivisti qualche anno dopo in un Festival in Toscana, facendoci un sacco di festa a vicenda … Dopodichè c’eravamo persi per tanti anni, finchè nel 2008 non ci siamo ritrovati con Facebook e lui, appena ho comunicato che nel Gennaio 2009 era uscito un mio nuovo DOPPIO LIVE, ne volle regalata subito una copia con invio a casa sua a Beverly Hills.

Un mese dopo circa, vidi pubblicate sulla mia bacheca di Facebook le sue parole in merito al mio disco che mi hanno toccato (riportiamo qui la traduzione in italiano : ” Hey Joe, ho avuto finalmente la possibilità di ascoltare il tuo CD. Mi è piaciuto moltissimo – Tu sei pieno di Soul, man !!! Solomon …. ” come potete capire la mia commozione fu grande… Da li in avanti ci sentivamo parecchie volte in chat e, a titolo solo di amicizia, lo coinvolgevo quando potevo in alcuni festival. Volevo che il mio pubblico  provasse l’immensa emozione nella vita di vedere uno spettacolo dell’immenso SOLOMON BURKE !!! Il RE del Rock’n’Soul !!!

Quando vi siete sentiti l’ultima volta?

“Circa un mese fa, mi aveva chiesto la ricetta delle LASAGNE VERDI !!! Le adorava! MI disse :”Joe, tu che sei un grande, so che mi puoi aiutare a preparare le lasagne verdi ! Le ho mangiate nel mio ultimo tour in Italia e le adoro”!!!

Solomon era cosi – continua Joe -, come tutti i grandissimi una persona estremamente semplice e di cuore.

Negli anni ’70 quando non aveva avuto ancora la fortuna che meritava, nonostante “Everybody needs somebody” fosse stata scritta nel ’66 e lui fosse sotto contratto con la Atlantic, nella sua originalità di grandissimo personaggio, aprì un’agenzia di pompe funebri (con ottimi riscontri ! ! !) e che volle poi mantenere per le decine di figli e di nipoti, quando fortunatamente John Landis e i “Blues Brothers” prima ed una certa popolarità in Europa dopo, lo confermarono nella sua grandezza”.

Cosa ricordi di Solomon?

“Ricordo nelle serate insieme in Sicilia, quei suoi completini di raso fuxia elettrico o verde pisello, letteralmente “raccapriccianti” ed i suoi ingressi sul palco col mantello di ermellino e la corona regale, che venivano delicatamente tolti da uno stuolo di bellissime ragazze, sue figlie e coriste.
Ma il Soul è anche e soprattutto questo ed i grandi pionieri di questa musica sapevano regalare emozioni incredibili, anche grazie a questi look misti a scenari incredibili”

“Le piazze dove con Solomon abbiamo lasciato la gente con gli occhi pieni di emozioni, di gioia, di sensazioni profondissime – Continua Joe Castellano – adesso sono vuote, bagnate dalla pioggia, con le foglie che si muovono sussurando, spinte dal vento e con l’incalzare dell’autunno.
Non so la mia musica, ma quella di Solomon Burke certamente è rimasta con la medesima gioia ed energia in quelle piazze e negli angoli di tutto il mondo ed aleggierà per sempre nel cuore e nella mente di
tutti.

Musicalmente e vocalmente era un fenomeno!!! Sentire cantare a lui i suoi favolosi brani,o classici come “Proud Mary” o “Turn on your lovelight”, ricordo era un’ondata gigantesca di adrenalina per chi si godeva lo show accanto a lui, come ho avuto la fortuna di godere.

Il suo venire dal Gospel, lo rendeva poi un trascinatore incredibile! Se ho imparato qualcosina in merito è stato solo per quello che mi comunicavano lui ed il mio amico Reverendo Lee Brown.Se io, solo per amore per il Blues e per il Soul, investo tante mie energie su questa musica è proprio solo perchè maestri come lui mi hanno inebriato di qualcosa che ormai è connesso alla mia stessa vita e che è imprescindibile dalla mia persona.

Forse per questo oggi sono cosi, perchè con Solomon Burke se ne è andato l’ultimo vero grande Re, di quelli che hanno creato un’arte che ha smosso tutti i popoli negli ultimi 50 anni e che personalmente mi ha trasfuso alcuni fondamentali valori di vita.
Vorresti che certe icone fisicamente fossero IMMORTALI, ma IMMORTALE purtroppo sarà sempre solo la loro grande MUSICA.

Sta solo a Noi – conclude Joe – far si che questo grandissimo patrimonio che ci stanno lasciando gli ultimi grandi Soulman vada preziosamente preservato e fatto conoscere quanto più possibile a chi verrà dopo“.

Certamente nel mio prossimo show, ci sarà un tributo tutto per lui.

Un saluto a tutti …
Joe Castellano

Noi di ARL ringraziamo Joe Castellano per averci parlato di uno dei Re del Soul mondiale, una leggenda che fino ad una settimana fa poteva essere definita una leggenda vivente, ma che da domenica ha lasciato questo mondo, lasciandoci in eredità la sua grande musica e la sua grande umiltà. Solomon Burke è un esempio da seguire, Solomon Burke prima che musicista è stato un grande uomo. Addio grande Re!


Liborio Butera: