al termine dell’anno scolastico è circolato nelle scuole un documento preparato da insegnanti di diverse scuole che, personalmente o in rete, si sono confrontati e hanno deciso di presentare nei Collegi dei Docenti che si sono svolti nel mese di giugno. Nelle diverse scuole il documento è stato adeguato alle varie realtà (i ritocchi sono minimi), ve ne iviamo due versioni
In alcune scuole non è stato possibile presentarlo perché i Collegi si erano già riuniti, in altre l’indisponibilità dei Presidi ne ha impedito la presentazione: alcuni dirigenti hanno ormai un tale timore di eventuali interventi punitivi nei loro confronti, qualora diano spazio ad un confronto libero e aperto sui problemi della scuola e della “riforma”, che hanno preferito evitare che il tema venisse discusso in Collegio dei Docenti…, ma è stato comunque sottoscritto.
I dati più interessanti sono i seguenti: è stato votato al Bona con una sola astensione; all’ITI con con 3 contrari e 2 astenuti, su 261 votanti; all’unanimità alla Scuola media di via Adis Abeba; è stato sottoscritto da 4/5 dei docenti dell’Istituto di Mosso…
Nel documento gli insegnanti si assumono interamente le responsabilità della propria funzione, ma dichiarano l’indisponibilità a collaborare alla realizzazione di qualsiasi progetto che porti alla riduzione della qualità della formazione e a supplire con il proprio lavoro alla riduzione di risorse e di personale voluta della “riforma” e dal taglio dei finanziamenti.
Nel biellese ci saranno 90 cattedre in meno, 40 docenti soprannumerari, 45 lavoratori del personale ATA in meno, una drastica riduzione dei fondi d’istituto e con ciò l’espulsione definitiva degli insegnanti precari, …ma gli studenti non sono diminuiti!
Non saranno i lavoratori, quelli che resteranno, a supplire alle carenze del sistema, provocate da scelte sbagliate che penalizzano l’educazione e l’istruzione pubbliche.
Un gruppo variegato di insegnanti
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