La maternità secondo Susanna Tamaro. Leggete!
Vogliamo segnalare quest’interessante intervento di Susanna Tamaro sul Corriere della Sera [LINK]. La scrittrice parla di maternità e soprattutto del valore e della dolcezza di questa condizione della donna. Il nodo focale, che condividiamo assolutamente, è la maniera di vivere la sessualità; ma quella che la società ci propina. Oramai certi esempi di femminilità sembrano assurgere ad un ruolo preferenzialmente canonico. E le nuove generazioni non fanno altro che imitare, distogliendo l’attenzione su ciò che è giusto o sbagliato.
“Tutto sembra girare intorno al sesso – ad un sesso esibito, parlato, vissuto, consumato, condiviso. I giornali per adolescenti parlano di orgasmi come fossero scampagnate in bicicletta. Non c’è divo o diva che non racconti ai quattro venti le sue abitudini sessuali, il come, il quando, con quante, con quanti. Come non c’è – quasi – giornalista, lo dico per esperienza personale, che non ti faccia domande sulle tue preferenze sessuali. Sembra che il sesso sia l’unico grande pensiero dei nostri giorni e il piacere il pifferaio magico a cui tutti corriamo dietro estasiati. Anche in questo, i giornali e le riviste ci aiutano. Quanto hai goduto? Come hai goduto? Hai trovato il punto G, punto F, punto K? Sei nella norma, lui è nella norma? E la norma, cos’è? Uno, due, tre orgasmi per notte?”
“Questa società così fredda, così necrofila, così impaurita, così cinica – e allo stesso tempo così travolta dalle sbornie del sentimentalismo – ha paura dello spirito femminile perché questo spirito, che è concreto, attivo, la spingerebbe in una direzione opposta. Tornare alla nostra vera natura vuol dire rimettere al centro dei nostri giorni una forza armata di dolcezza. Vuol dire collaborare, invece di competere, saper accogliere e accudire tutto ciò che è piccolo e bisognoso di protezione, tutto ciò che è fragile”.