Quando ci siamo imbattuti nella notizia pubblicata dal quotidiano La Repubblica, non credevamo ai nostri occhi, anzi a dire il vero abbiamo pensato ad un “pesce d’aprile” di giugno. Una sorta di scherzo ai danni degli studenti che si apprestano ad affrontare gli esami. Invece è tutto vero: “Gli Studenti del Liceo Scientifico ” G. B. Vico” di Corsico nel Milanese – scrive il quotidiano-, verranno presentati alla maturità con due pagelle. Una “ufficiale” con una sfilza di 6, per effetto della legge che impedisce di ammettere all’esame chi abbia anche una sola materia insufficiente, ed una “vera” che riporta i voti proposti dai Professori all’inizio degli scrutini; insufficienze comprese”. I commissari della maturità devono sapere chi hanno difronte: afferma il dirigente – se un ragazzo aveva un solo 5, per non bocciarlo lo abbiamo trasformato in 6. Ma questa operazione, pur necessaria, ha un effetto mimetico: la pagella non rispecchia la reale preparazione degli studenti. La scelta di mettere in mano alla commissione anche la scheda con la vera media degli studenti, serve anche a premiare i più meritevoli: ci sono studenti che hanno fatto una grande fatica a raggiungere il 6 pieno – continua il creativo Preside – ed è giusto che la commissione lo sappia.
L’indomito dirigente scolastico pare che in una precedente gestione sia stato oggetto di due ispezioni d’autorità (VV.FF. e ASL) per violazioni della normativa inerente alla sicurezza sul lavoro, per cui gli sono state elevate pesanti contravvenzioni. Oggi a quanto pare si cimenta anche nella gestione creativa e discrezionale degli scrutini degli esami di stato, come da articolo de “La Repubblica”. Non v’è chi non colga che tale iniziativa assolutamente priva di ogni fondamento normativo e giuridico. Qualcuno addirittura ipotizza una violazione degli art. 476, 477, 484 del Codice Penale.
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l'iniziativa è priva di fondamento giuridico ma il problema sollevato è vero, non si può equiparare chi il sei lo prende sul serio con quello a cui è stato regalato....
Ciao
E'verissimo che non si può equiparare chi il sei lo prende sul serio con quello a cui è stato regalato.
Ma il problema non sta forse nel fatto che "qualcuno" il 6 lo ha regalato?
Mettiamoci una mano sulla coscienza tutti quanti, e prendiamoci la responsabilità dei voti messi, il cosiddetto voto di consiglio (del cdc) o il consiglio del voto (del ds), non è colpa della ministra o di belzebù, ma di lo ha messo.
Avete presente quella dimenticata affermazione: "Ognuno è responsabile delle proprie azioni" ?
Si possono mettere tutti 6 anche a una capra, l'importante che tutti i docenti che lo fanno siano in buona fede e lo facciamo nell'interesse della capra e della comunità (tutta).