Dando una letta al rapporto annuale 2010 dell’organizzazione americana Human Freedom (che si occupa di monitorare la libertà di stampa e di espressione in tutti i paesi del mondo), a noi italiani non resta che riflettere un attimo. Per constatare che, sulla scala mondiale della” libertè” di parola, occupiamo il 72esimo posto nel mondo, a pari merito con India e Benin e nientepopodimenoche dietro a Cile e Corea Del Sud (cosa??) In Europa il 24esimo. . . Carissimi arrampicatori della parola e del pensiero, fluttuanti conservatori del tanto agognato trio: libertè, egalitè e fraternitè, in Italia tenete pure le ultime due conquiste, perché la prima si è staccata dal cordone triunvirato. Nel rapporto dell’organizzazione americana si legge che: ” Il ritorno al potere di Berlusconi, gli ha permesso nuovamente di poter controllare fino al 90% delle emittenti televisive nazionali, mediante gli sbocchi alle televisioni pubbliche e le sue partecipazioni ai media privati. Il primo ministro è il principale azionista di Mediaset, del principale editore nazionale Mondadori e della più grande concessionaria di pubblicità Publitalia”.
Ah, ecco.