Non solo i tecnici ed i professionali, ma anche i Licei si schierano contro la riforma Gelmini. Il Liceo Garibaldi di Palermo ha manifestato il proprio dissenso con una mozione, approvata durante il Collegio dei Docenti del 4 marzo scorso.
IL Collegio dei Docenti del Liceo Garibaldi di Palermo, ritiene grave che il Ministero inviti le scuole superiori a dare avvio al riordino senza che
sia concluso l’iter legislativo, l.133/08
i regolamenti abbiano il visto della Corte dei Conti
i regolamenti abbiano la firma del Presidente della Repubblica
sia avvenuta la pubblicazione dei regolamenti sulla Gazzetta Ufficiale
ritiene grave che l’eventuale emanazione della legge sul riordino delle scuole superiori creerà docenti soprannumerari metterà a rischio il posto di lavoro di numerosi colleghi ritiene illegittima la C.M. n. 17 del 18/02/010 che da avvio alle iscrizioni per l.a.s. 2010/11 perché è mancante dei presupposti legislativi viola l’autonomia delle Istituzioni scolastiche alle quali vengono assegnati i nuovi indirizzi in modo “automatico” dal MIUR, senza che gli organi scolastici abbiano potuto presentare all’USR e alla Regione le loro motivate proposte, così come previsto dall’art. 13 c. 5 dello schema di regolamento di revisione dei licei, approvato dal CdM il 04/02/10, e dagli altri schemi di regolamento;
invade le competenze sulla definizione del piano dell’offerta formativa territoriale che attengono alla provincia e della Regione, mettendo in discussione il necessario legame fra la scuola e l’ambito sociale in cui opera;
costringe il nostro Istituto a dare avvio alle iscrizioni in una situazione di totale incertezza sul suo futuro;
costringe i genitori ad una scelta dei nuovi indirizzi totalmente al buio.
Per tali motivi il Collegio delibera di non compiere alcun atto applicativo di tali provvedimenti fino a quando essi non siano LEGGE di invitare il comune di Palermo, la Provincia di Palermo e la Regione Sicilia a presentare ricorso contro l’invasione delle competenze in materia di programmazione territoriale dell’offerta formativa.
Ad inviare tale delibera agli altri istituti siciliani, al Dirigente dell’USR, al Presidente della Provincia e della Regione, nonché agli organi di stampa.
PALERMO 4 Marzo 2010