Il 4 febbraio prossimo dalle ore 10,30, in occasione dell’apertura del Villaggio dell’istruzione, del diritto allo studio e della formazione (Spazio Atlantico, ex Palacisalfa, viale dell’Oceano Atlantico in Roma) si terrà un convegno sul riordino della scuola secondaria di secondo grado oggetto degli emanandi regolamenti governativi.
Programma del convegno:
ore 10,30 Saluti delle autorità:
· Marco Di Stefano, assessore all’istruzione, diritto allo studio e formazione della regione Lazio;
· Maria Grazia Nardiello, direttore generale del Miur per l’istruzione e la formazione tecnica superiore e per i rapporti con i sistemi formativi delle Regioni;
· Maria Maddalena Novelli, direttore generale dell’ufficio scolastico regionale per il Lazio;
ore 11,00 Relatori:
· Max Bruschi, consigliere della ministra Gelmini e presidente della cabina di regia della commissione per la riforma dei licei – “La risposta dei nuovi licei all’emergenza educativa”;
· Alberto Felice De Toni, presidente della commissione per lo sviluppo dell’istruzione tecnica e professionale – “I nuovi istituti tecnici e professionali: verso il futuro”;
· Arduino Salatin, direttore dell’istituto provinciale per la ricerca e la sperimentazione educativa del Trentino – “Il ri-disegno del sistema di istruzione e formazione professionale”;
· Salvatore Soresi, professore ordinario del dipartimento di psicologia dello sviluppo e della socializzazione dell’università di Parma – “Nuovi orizzonti e nuovi strumenti per l’orientamento”;
· Suor Lauretta Valente, presidente CIOFS – Formazione Professionale nazionale – “Percorsi triennali in Italia e nel Lazio”.
Modera: Francesco Di Frischia, giornalista del Corriere della Sera.
Chi può partecipi, magari evidenziando le problematiche relative alla riforma e al futuro degli ITP. Con molta probabilità l’invito a partecipare a questo convegno è arrivato a tutte le scuole (superiori, medie ed istituti comprensivi) chiedendo ai docenti di parteciparvi previa comunicazione al preside. E’ aperto anche ai genitori rappresentanti di classe e facenti parte del consiglio di istituto oltre a chiunque voglia parteciparvi. Bene.
Anzi, MALE!
Come al solito – fanno notare i colleghi di ReteLST – si discute senza i diretti interessati (non vi è un docente (magari precario – categoria che esce a pezzi da questa operazione devastante), non vi è un preside, non vi è uno studente, non vi è un’associazione di categoria, non una rappresentanza sindacale) e senza alcuna voce “dissonante”. Ovvero, nessuna di queste persone che discute di rinnovamento della scuola e del destino di migliaia di giovani, ergo della nostra società futura, credo non entri in una scuola da quando la frequentava.
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