[Liceo Scientifico Tecnologico] Il MIUR convoca le scuole tecniche
Il MIUR, per conto della dott.ssa Nardiello, ha invitato alcune scuole tecniche (di tipo tecnologico) ad un incontro a Roma, per il 9/11/2009.
In particolare la comunicazione è stata inviata dalla Direzione generale per l’istruzione e formazione tecnica superiore e per i rapporti con i sistemi formativi delle regioni.
L’oggetto della convocazione è il seguente.
Oggetto:Riordino dell’istruzione tecnica di cui all’art.13 della legge 40/2007 e all’art.64 della legge 133/2008-“Comunicare con la scuola -Incontro con gli istituti tecnici del settore tecnologico” 9/11/2009 a Roma
Tra le altre cose, si dice che la direzione “ha programmato il seminario in oggetto per presentare i documenti sino ad ora elaborati dalla Commissione Ministeriale incaricata ad un ristretto numero di scuole interessate, al fine di raccoglierne riflessioni e proposte.”
Si tratta quindi di un appuntamento molto importante.
Sarebbe utilissimo conoscere quali siano le scuole della ReteLST invitate a tale incontro.
Invito pertanto tutti i destinatari della presente a rendere noto, in lista, i nomi delle scuole invitate a Roma.
Questo anche al fine di coordinare una possibile azione comune.
In tale sede, infatti, sarebbe molto efficace che arrivasse anche la voce (all’unisono) della ReteLST, dato che la dott.ssa Nardiello si propone espressamente di raccogliere suggerimenti e *proposte*.
La voce della ReteLST non solo non potrà mancare, ma dovrà farsi sentire anche molto forte!
Credo che la nostra proposta si possa sintetizzare molto bene in pochissimi punti fermi. I seguenti.
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# 1 ll _nuovo_ LST previsto dal MIUR *non è* quello per cui migliaia di persone si sono mobilitate (firme)
[e che, di fatto, hanno costretto lo stesso MIUR a rimettere mano al piano originario dei Licei].
# 2 Al LST devono essere assegnate, nel quadro orario, ore di attività didattica di laboratorio.
# 3 Questo lo si fa unicamente in un modo: assegnando all’organico del LST i docenti di laboratorio (itp).
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Allego anche i documenti varati dalla rete di coordinamento regionale dell’Emilia Romagna (ReteLST-ER).
C’è anche un quadro orario di massima, da usare come riferimento.
Ovviamente non è il caso di fermarsi ai numeri, soprattutto in questa fase.
L’obiettivo prioritario da raggiungere è quello di poter disporre “anche solo di un’ora” (banalizzo, nel tentativo di semplificare) per i docenti di laboratorio.
Solo così la scuola potrà poi attivarsi, in vari modo, per cercare di potenziare l’offerta formativa in funzione delle specifiche richieste del territorio.
Infatti, la famosa quota di flessibilità (che sia il 20% o il 30% poco importa), la si potrà applicare ESCLUSIVAMENTE all’organico dato!
Nessuno quindi potrà attivare attività didattiche di laboratorio con docenti diversi da quelli assegnati in organico (strictly speaking: se tu, scuola, vorrai fare laboratorio di fisica, lo potrai far fare a chi ti pare, anche al docente di lettere, ma di sicuro non al docente di laboratorio di fisica, se non ce l’avrai più in organico…).
La parola fine sul LST non è stata ancora detta.
Abbiamo il dovere di provarci fino alla fine.
C’è in gioco l’istruzione (e dunque il futuro) dei nostri giovani (e dunque del nostro Paese).
Gaetano Passarelli
p.s. ovviamente, in cima a tutto, va sempre posta (sulla scia di quanto fatto dalla regione Toscana) la richiesta di posticipare l’avvio della manovra. Oggettivamente non ci sono i tempi tecnici per aspettare che escano in gazzetta ufficiale i provvedimenti ufficiali, adeguare con le modifiche necessarie i nostri pof, orientare le famiglie, far partire i nuovi licei scientifici, gestire i nuovi organici, con le classi di concorso revisionate, ecc ecc…
Gaetano Passarelli