Il Presidente della Camera Gianfranco Fini, incontrando un gruppo di ragazzi stranieri di età compresa tra 8 e 19 anni, presso l’associazione “Nessun luogo è lontano”, a sua volta ospitata nel centro “Semina” ha detto che : “Chi dice agli stranieri che sono diversi è uno stronzo…».
La parolaccia, cioè quell’alterco verbale che normalmente stridula nelle nostre orecchie come qualcosa di fastidioso, da qualche giorno rimbalza da un telegiornale all’altro. Quel termine che fa uscire dal seminato, non andrebbe ricondotto, nel caso se ne voglia far uso sotto la propria responsabilità, entro i limiti dell’ interloquire a tu per tu? O, in alternativa, nella solitudine delle quattro mura domestiche? Partendo dal presupposto che la parolaccia non va bene comunque, a nostro avviso, le cariche istituzionali non devono sperperare al vento parole in libertà. E chiediamo che i mass-media non amplifichino ancora di più il fattaccio, riportando testualmente ciò che viene dichiarato solo perché è stata un’istituzione a pronunciarlo.
Molto meglio Gigi Proietti, che, dell’alterco, ci ha fatto uno spettacolo davvero esilarante.