Nella suggestiva canzone “Cronache montane” di Giovanni Lindo Ferretti ho trovato un pensiero che stavo pensando anch’io: “Certo le circostanze non sono favorevoli e quando mai”. Prendiamo la prima circostanza: in Italia un clero distratto approva da decenni opere di architetti nichilisti che costruiscono chiese non cattoliche dove si fanno sparire i crocifissi ( cioè il dogma dell’Incarnazione). Ed ecco la seconda: in Europa si promuove l’espulsione dalle scuole dell’unico simbolo che, per dirla col grande filosofo Renè Girard, in tutta la storia antropologica “ha messo fine ai miti arcaici e violenti dell’uomo, divenendo la base di un nuovo patto collettivo”. Giovanni, credo di aver trovato nella tua canzone l’unico antidoto al disastroso risultato che si ottiene se si sommano le due circostanze, la prima, le istituzioni religiose sono incapaci di convertire chicchessia, la seconda, le istituzioni civili non sanno che la condanna all’omicidio nella Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo non è un’invenzione dell’umanesimo ma del cristianesimo. Ecco, in questa canzone Giovanni la tua voce sembra provenire direttamente dal Basso medioevo, facendo aumentare la mia attrazione verso l’ultimo frate medievale bellicoso e miracoloso, il francescano che credeva che i crocifissi parlassero e sapeva come convertire gli infedeli.
- 15 anni ago
Liborio Butera
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attualità
In hoc signo vinces
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Post meraviglioso!
Grazie Walter :-)
Hai ricordato il significato di un sogno, nel vero senso della parola. Quella croce, a Costantino, si è manifestata in quel modo; per consolare, spronare e lanciare un messaggio di speranza.
Grazie per la segnalazione di Giovanni L. Ferretti, che non conoscevo. lo ascolto spesso.
A presto.