Natalità: nel Nord cresce, nel Sud no!
Dal 1999 l’Istat ha introdotto la rilevazione delle nascite di bimbi nati nella nostra penisola da madre e padre stranieri. Questo per agevolare l’indagine della natalità in Italia sui bambini aventi genitori italiani. E’ emerso che dal 1999 al 2007, le nascite riguardano il mezzo milione annuo. Ma più precisamente, confrontando il lasso di tempo 2000-2003 ed il 2004-2007, si possono estrapolare variazioni da regione a regione, con le seguenti osservazioni. Hanno avuto un minor numero di nascite le regioni del sud, quelle insulari ed il Piemonte (quest’ultimo con quasi 1.600 nati in meno nel secondo quadriennio), facendo eccezione per la stabilità dell’Abruzzo. Ecco i dati : Puglia quasi 13 mila in meno (da un quadriennio all’altro esaminati), Campania oltre 11.300, Sicilia 4.100, Calabria quasi 2.800,Basilicata circa 2.400,Sardegna poco meno di 1.800. Stabili la Liguria, il Friuli Venezia Giulia ed il Veneto. Si segnala invece un incremento della natalità nel Lazio (6.300 nascite in più), in Emilia Romagna (oltre 5.200), in Lombardia (più di 4.800), in Toscana (oltre 4.600), in Umbria (circa 1.550) e per finire nelle Marche (circa 850).