Morti di serie B, così si sentono molti siciliani dopo la spaventosa tragedia causata dal nubifragio che si è abbattuto nel messinese. A denunciarlo sono molti Isolani utilizzatori di Facebook che evidenziano come lo spettacolo del campionato di calcio sia andato in scena senza nessun minuto di silenzio in ricordo della tragedia, ma non solo, fanno inoltre notare l’assenza totale (o quasi) delle autorità nazionali e della stessa Chiesa che ha fatto e che sta facendo poco per gli alluvionati.
Per far sentire questo disagio gli internauti si sono serviti del Social Network più famoso al mondo, appunto Facebook, dove è stato aperto un gruppo nel quale si leggono parole amare: “Morti di serie A e morti di serie B. Questa la distinzione che è venuta fuori dalla domenica calcistica: nessun minuto di silenzio. Le tragedie non si comparano ma gli atteggiamenti in relazione ad esse sì”.
L’accostamento (purtroppo) viene fatto con le centinaia di morti del terremoto abbruzzese, dove sin da subito tutta la Nazione e le autorità si adoperarono per organizzare i soccorsi e raccogliere i fondi necessari per la ricostruzione. Per i morti di Messina invece nemmeno un minuto di silenzio ad inizio gare.
L’accostamento è necessario – secondo i fondatori- per far capire a tutti che i politici italiani e i mass media considerano la nostra situazione di secondaria importanza. “Quando accadde il terremoto che scatenò morte e distruzione in Abruzzo, non ci fu stadio in cui non furono dedicati sessanta secondi alle vittime, con i giocatori abbracciati attorno al centrocampo, con gli spalti silenziosi e commossi”. E continua: “diversa attenzione nazionale per i “nostri” morti non è stata avvertita solo sui campi di calcio. Avete visto voi uno speciale sul fango messinese in televisione nella giornata di culmine della tragedia? Avete visto voi la Tim, Vodafone, Wind e Tre adoperarsi con un numero di telefono comune per gli sms di solidarietà? Ecc”.
Il gruppo nato su Facebook si chiama: “Per l’Abruzzo lutto nazionale, per Messina indifferenza generale”, dove ci si chiede: Cos’è la Sicilia per l’Italia?
Gli iscritti sono già più di 9 mila.
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La questione è molto delicata, così come sono delicati i confini che il calcio propone tra sport, spettacolo, divertimento e esultanza. Ne facciamo una mera questione numerica? Ci fermiamo per 1000 morti, per 500 morti, per 100 o per almeno 10 morti? Ne facciamo una questione di evento catastrofico? un terremoto, un'inondazione, un incidente di grandi proporzioni? quale rientra e quale no? Ne facciamo una questione geografica? 20 morti in italia sono più sentiti dei 400 altrove per un terremoto o uno tsunami? Le autorità e gli eventi sportivi e mondani in quale misura devono contribuire al rispetto e al ricordo? Le pesone che leggono questa notizia con una punta di sdegno sono le stesse che stasera rideranno con leggerezza (come è giusto che sia nella vita) davanti a una pizza e una birra. Ho semplicemente proposto delle zone grigie nelle quali ognuno di noi ha delle proprie idee. Non voglio esporre le mie ( tra l'altro mi trovo sostanzialmente daccordo con l'articolo), voglio solamente dire che in casi come questi è molto facile sbagliare anche senza cattive intenzioni. Condoglianze sincere alle famiglie.
Ciò che è balzato subito agli occhi è l'inesistenza di uno speciale televisivo serale nei primi giorni della tragedia. Purtroppo anche io ho avuto l'impressione che ci fossero eventi catastrofici dove fa notizia il maggior numero di morti. Certe volte in Italia c'è qualche cosa che fa schifo...VERGOGNA !!!
Povere famiglie, poveri bambini, poveri tutti.
Liborio, condoglianze per i tuoi compaesani