Limone, cioccolato, crema, stracciatella, fragola… tutti gusti che ci ricordano quanto sia piacevole gustarsi una delizia come i gelati ed i sorbetti. Che sublime sensazione di freschezza, anche se qualche volta, tra una leccatina e l’altra, ci tocca correre ai ripari. Il gelato ha la particolarità (se qualcuno non l’abbia ancora capito) di sciogliersi ad una certa temperatura. E, tuttavia, nessuno ha mai corso il rischio di attendere quella striscia di vaniglia che cola inesorabilmente sul cono. Tanto va mangiato, no? Eppure qualcuno ha pensato di ovviare a questo spiacevolissimo inconveniente, intervenendo sullo scioglimento della pallina-gelato.
Al proposito, la Coldiretti ha lanciato l’allarme secondo cui il gelato del 2009 potrebbe essere transgenico. La multinazionale Unilever sta immettendo sul mercato sorbetti che contengono una proteina sintetica, la Isp, isolata da un pesce artico e riprodotta in laboratorio con un lievito geneticamente modificato. Il tutto, per far sì che il sorbetto non si sciolga in un colpo d’ali.
Insomma, la Isp vorrebbe intossicare il gelato made in Italy.
Il prossimo passo quale sarà? Il cono monoblocco mordi e fuggi, che non lascia traccia alcuna! Se lo si mangia in un solo boccone, non intaseremo i marciapiedi del lungomare con le briciole della cialda.
Che ne pensate?
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togli al gelato la caratteristica del gelato, togli al sorbetto la caratteristica del sorbetto che rimane??? Una lisca di pesce???
Ma questi i sorbetti siciliali li hanno mai assaggiati?????
Mha!!!