I territori coinvolti nel progetto si costituiscono in associazione
“Teatri di Pietra Sicilia” compie cinque anni. Questa mattina, presso il Grande Albergo Sole di Palermo, è stata presentata la quinta edizione siciliana della rete culturale ideata ed organizzata dall’Associazione Capua Antica Festival, che festeggia stilando un bilancio positivo e inaugurando un interessante approfondimento sui temi del paesaggio, della cultura, del patrimonio e della salvaguardia e valorizzazione del territorio, per una crescita omogenea di una cittadinanza consapevole.
E’ con questo spirito, di rinnovato impegno, che nella prima quindicina di luglio prossimo partirà la nuova stagione siciliana di Teatri di Pietra. Una stagione più forte e solida grazie al contributo delle amministrazioni coinvolte nel progetto che quest’anno sono visibilmente aumentate. Dieci i siti certamente coinvolti [Teatro Antico di Morgantina – Aidone (En); Necropoli Realmese – Calascibetta (En); Sant’Ippolito – Piazza Armerina (En); Teatro Antico di Eraclea Minoa – Cattolica Eraclea (Ag); Tempio di Hera – Selinunte Castelvetrano (Tp); Parco Archeologico di Palmintelli – Caltanissetta; Parco di Kaukana – Santa Croce Camerina (Rg); Cava di Pietra Franco – Modica (Rg); Castello di Ventimiglia –Castelbuono (Pa); Ex Convento dei Gesuiti – Noto (Sr)], tra vecchi e nuovi, e tre con buone possibilità di entrare a far parte del circuito: Ortigia, Gela e San Cipirello.
I programmi ufficiali, che saranno resi noti entro poche settimane solo dopo lo star bene dell’Assessorato regionale ai Beni Culturali, prevedono la circuitazione di ventidue spettacoli – per un totale di oltre quarantacinque rappresentazioni – tutti di altissima qualità. Tra gli spettacoli “già noti” la rete ne ospiterà due che la scorsa edizione hanno mietuto consensi da parte di pubblico e critica. Si tratta di “Ione”, tratto da Euripide, l’ilaro-tragedia tra i più antichi esempi di dramma ad intreccio che vede protagonisti in questa versione Sebastiano Tringali, Stefano Annoni e l’etnea Cinzia Maccagnano; e il fortunatissimo “Sorelle di sangue” – tratto da “Crisotemi” di Ghiannis Ritsos ed “Elektra” di Hugo von Hofmannsthal – con Elisabetta Pozzi, presente oggi alla conferenza stampa. Tra le novità di questa quinta edizione dieci nuovissimi spettacoli, tra cui “Hercules Furens” con Vincenzo Pirrotta; “Satyricon Hotel” con Ernesto Lama e Sebastiano Tringali; “L’Iliade – da Omero a Omero” con Sebastiano Lomonaco; “Odissea Penelope” con Iaia Forte; “Minnazza” di e con Leo Gullotta; “Turandot – ovvero storia strana e misteriosa di una principessa” di Carlo Gozzi con la regia di Manuel Giliberti, lo spettacolo di danza “Instrument I e III” di Roberto Zappalà, sulle musiche originali dei Lautari e Alfio Antico, “Le Erinni” di cui firmerà la regia Aurelio Gatti e “Le Supplici” prodotto dall’Istituto di Dramma Antico . Fitto il calendario di quest’anno che, fino a metà agosto, ospiterà numerosi artisti ed i più noti protagonisti della scena, in una ricca vetrina di opere che, spaziando dal teatro classico alla musica fino alla nuova drammaturgia e alla danza, si distinguono per la qualità e l’originalità della ricerca. Oltre quarantacinque le rappresentazioni per un programma interamente consacrato al tema “classico” e fortemente dedicato alla cultura del Mediterraneo e dei suoi territori, con artisti del calibro di Flavio Bucci, Virginio Gazzolo, Debora Caprioglio, Carlo Muratori, Lia Chiappara, Andrea Tidona, Ivana Monti, Miriam Palma e molti altri.
L’intento del progetto “Teatri di Pietra” è quello di realizzare una rete culturale nel Mezzogiorno fondata sul grande patrimonio dei teatri antichi, una “rete” in cui si sperimentano e si attuano modalità per una efficace concertazione e sinergia in tema di cultura attraverso lo spettacolo, come momento unificante della comunità e patrimonio d’identità dei territori del Mezzogiorno. I teatri antichi e i grandi siti archeologici sono la testimonianza perenne di una esperienza umana straordinaria e, oltre ogni considerazione artistica, architettonica e paesaggistica, sono il luogo dell’uomo e in cui l’uomo rinnova la sua storia.
In questa direzione si sta lavorando di concerto con le amministrazioni locali, al fine di istituire un’associazione dei territori di Teatri di Pietra Sicilia di cui è capofila Giovanni Pompeo, sindaco del comune di Castelvetrano. La conferenza stampa di oggi, infatti, è stata preceduta da un incontro tra amministratori dei territori coinvolti, al quale hanno partecipato anche l’assessore regionale ai beni culturali Antonello Antinoro ed il capo di gabinetto dello stesso assessorato Adele Mormino. Questa nuova edizione di “Teatri di Pietra Sicilia” pone quindi in evidenza una serie di risultati che vanno oltre l’impegno per la programmazione di un cartellone. Primo fa essi, la conferma di una consistenza e stabilità progettuale, soprattutto in riferimento alla situazione nazionale ed internazionale segnata da una profonda crisi socio-economica che ha svilito e azzerato molte iniziative. In secondo è la testimonianza che un diverso approccio al tema della valorizzazione dei territori che ha agevolato e consentito la partecipazione di numerosi soggetti all’idea e alla pratica di “cultura e territorio” come bene comune. Non ultima la convinzione, maturata in seno alle amministrazioni, di realizzare un organismo strumentale per poter affrontare organicamente le tematiche della valorizzazione dell’immenso patrimonio ancora definito “minore”, la questione del reperimento delle risorse per lo sviluppo socio culturale delle cittadinanze, l’accrescimento di uno standard di accoglienza, promozione e comunicazione dei territori, la produzione culturale e artistica. Argomenti trattati in numerose e differenti sedi ma che attraverso l’esperienza dei “Teatri di Pietra” sono stati confrontati e dialogati dando seguito a soluzioni e interventi condivisi. Fare sistema, promuovere progettualità innovative, superare la condizione di precarietà nella programmazione, inducono a immaginare un organismo rappresentativo delle amministrazioni coinvolte, dedicato alla valorizzazione del territorio e del patrimonio storico-monumentale.