Nell’editoria italiana c’è fermento, lo dimostrano i continui giri di valzer dei direttori, che in questi ultimi periodi, con i loro bagagli e bagaglini hanno traslocato di quà e di là.. Alcune settimane fa è stata la volta di Ferruccio de Bortoli che ha lasciato la guida della prestigiosa testa economica il “Sole-24Ore” per tornare in sella al “Corrierone“, mentre Paolo Mieli viene destuito, ma rimane in sede con altri mansioni (Mentana docet?).
Al “Sole 24Ore” arriva “Johnny” Riotta che a sua volta lascia il Tg1, mentre Giulio Anselmi lascia “La Stampa” di Torino per assumere la presidenza dell’Ansa. Il giornale della FIAT consegna la direzione a Mario Calabresi, solo 39 anni, che viene dall’esperienza di corrispondente di “Repubblica” dagli Stati Uniti. Assieme a lui negli USA c’è quel birbo di un “pontificatore” Vittorio Zucconi, antiberlusconiano per antonomasia, che ha il potere di farci morire dalle risate con i suoi ormai celebri interventi su Radio Capital. Un giorno gli dedicheremo un post.
Su questo “giro di vite” di direttori è intervenuto con la solita sagacia il “Il Foglio” di Giuliano Ferrara; ha fatto notare come tutti i nuovi provengano da un’unica testata, “Repubblica”. Riportiamo uno stralcio dell’articolo: “Calabresi era del giornale diretto da Ezio Mauro, alla direzione dell’Unità ci sono Concita De Gregorio e il suo vice Giovanni Maria Bellu, anche loro della stessa covata. A un tg della Rai ci finirà molto probabilmente Mario Orfeo, direttore del “Il Mattino” che a “Repubblica” c’è stato una vita fondando nel 1990 la redazione di Napoli. Alla direzione della Rai c’è l’ex vicedirettore Paolo Garimberti. Anche Giulio Anselmi, neodirettore dell’Ansa, ha un passato a “Repubblica”. La presenza massiccia di giornalisti che vengono dalla stessa testata è soltanto uno dei sintomi della sempre maggiore influenza raggiunta da Ezio Mauro – e naturalmente da De Benedetti – in quel particolarissimo mondo che sta a cavallo tra politica e giornalismo».
Ma Giuliano Ferrara fedele al suo stile va oltre e punzecchia Ezio Mauro: “Le voci che davano Ezio Mauro in partenza non hanno più ragione di esistere perché i due candidati alla sua successione, Calabresi e de Bortoli, hanno già trovato casa. C’è chi dice scherzando che il solo modo per fare andare via Mauro dall’ottavo piano di Largo Fochetti sia di offrigli la candidatura alla segreteria di un certo partito…».