Si è appena conclusa la kermesse sanremese (tenutasi dal 17 al 21 Febbraio) con tutto il suo carrettone di canzonette, fiori, papaveri e papere… In un periodo di profonda crisi e di recessione economica ci voleva proprio una ripassata sui compensi di Bonolis, Mina, Benigni e compagnia cantando (tanto per restare in tema).
Dai dati a noi pervenuti, quello che salta di più all’occhio è il milione di euro di Bonolis, che però lo ha ammesso candidamente in una conferenza stampa.
Questa volta pare che il denaro a Sanremo abbia “remato” a favore del Festival, dato per spacciato l’anno scorso dopo il flop di Baudo.
La gara canora si è aperta con un contributo audio e canoro di Mina, che cantava l’aria “Nessun dorma” tratto dalla Turandot di Puccini.
Certo, nessun dorma, perché bisognava stare ben svegli per sorbirsi un bibitone tanto indigesto, zeppo di canzoni noiose.
Si è proseguito con l’intervento di Benigni, che ha tributato con Oscar Wilde, cercando di smorzare una polemica, per altro già anticipata con Povia, sull’omosessualità ( le solite trovate per far parlare di sé, come si dice: nel bene o nel male purché se ne parli e della canzone “Luca era gay” non se ne può parlar bene, tant’è brutta).
Sulle canzoni vincitrici (big e nuove proposte) no comment.
Sulle polemiche riguardanti Marco Carta e la De Filippi no comment (c’è chi ha sospettato un collegamento tra la vittoria di Carta e la partecipazione della presentatrice in qualità di “valletta”).
Salvo volentieri il brano “ Biancaneve” dei grandi Lavezzi e Mogol, cantata dallo stesso Lavezzi in coppia con Alexia .
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Se si pensa che anche il brano di ARISA sia frutto di un plagio questa la dice lunga.
Su facebook ho pubblicato i 2 brani.........sospetti!!!
Se puoi ascoltali. Radio DJ aveva aperto le danze con questo dubbio.....forse più di un dubbio!
Peccato ci sia di mezzo il grande unico immenso MOGOL!
accidenti! Io ho trovato qualche similitudine tra il brabo di Povia e uno di Tiziano Ferro.