Alessandro Baricco è un apprezzato scrittore, ma è stato anche attore di teatro grazie alle sovvenzioni statali, ora però provocatoriamente dalle pagine del quotidiano “Repubblica” lancia un invito: lo Stato non finanzi spettacoli, festival, eventi, meglio dare soldi a scuole e tv per la formazione di un pubblico consapevole.
Com’era ovvio sono insorti tutti, tranne uno, Franco Zeffirelli, che ha compreso fino in fondo la provocazione di Baricco:
“Lo predico da 15 anni: lo Stato si tolga dai piedi delle attività culturali come succede nei Paesi democratici veri, cioè l’America”. “In Italia – continua Zeffirelli – il governo con una mano dà e con l’altra prende. Lo sa che, ad esempio, per uno spettacolo all’Arena di Verona si paga il 45% di tasse sui biglietti, mentre in America solo il 7%?”.
E prende a man bassa anche dal sistema istruzione, affollando all’inverosimile le classi e distruggendo la didattica laboratoriale.
Ma gli italiani sonnecchiano e accettano supinamente i pesanti tagli alla scuola, non considerando che si tramuteranno in taglio al futuro dei loro figli. Ma siamo italiani, un popolo strano che si scalda se viene eliminata una comparsa dal Grande Fratello, ma che se ne frega se la politica fa quel che cazzo gli pare!