La Mitsubishi, casa giapponese famosa per il suo simbolo del trifoglio rosso, lancia in questi giorni sul mercato italiano la nuova generazione di un auto che da parecchi anni è nel listino della casa nipponica: la Lancer. La berlina Made in Japan è equipaggiata con 3 motori a benzina (1500 da 109 cv, 1800 da 143 cv e 2000 Turbo da 295 cv, quest’ultimo esclusivo per la Evo), uno diesel (2000 DID da 140 cv), in 2 varianti di carrozzeria (4 porte e Sportback), negli allestimenti Inform, Invite, GSR, MR TC SST (questi ultimi esclusivi per la serie Evo).
La nuova Lancer si presenta con una linea totalmente diversa al precedente modello. Questa linea punta su un carattere di sportività marcata e su linee tese e aggressive, volte a sottolineare la strettissima parentela con la versione Evo, da tutti conosciuta come una delle auto più usate in ogni categoria rally. Il frontale è stato ridisegnato rispetto alla serie che l’ha preceduta: adesso è muscoloso con nervature tese, ha una ampia mascherina trapezoidale che comprende anche parte del paraurti e la targa anteriore, fari appuntiti che catturano lo sguardo.
Anche il posteriore è stato riprogettato, con la differenza di coda fra la 4 porte e la Sportback (o versione a 5 porte). La coda della 4 porte ha uno stampo classico, come su tutte le berline tradizionali che si rispettano con un tocco di sportività e di design dato dai fari rettangolari inclinati che danno una sensazione di movimento in linea con il moto sportivo della Lancer. Invece il posteriore della Sportback si denota per la presenza di un lunotto un po’ piccolino, di una dinamica coda bombata, e di uno spoiler ampio che anche qui sottolinea la parentela forte, anzi fortissima fra la Sportback e la Evo.
Entrando a bordo (interno molto spazioso, plurimodulabile, e con la presenza di tanti portaoggetti) notiamo come la Lancer abbia una qualità costruttiva più che soddisfacente, l’assemblaggio è fatto a regola d’arte, i materiali usati sono da berlina del suo rango, e ritroviamo, soprattutto nell’analisi della plancia e del posto di guida quell’impostazione sportiva già presente sia nel frontale che nella coda. Andando a visualizzare nel dettaglio la plancia, possiamo notare come sia elegante e lineare, con tutti i comandi giusti nel posto giusto (intuitivi e pratici i comandi clima e radio in consolle).
Il quadro strumenti a “doppio tunnel”, il volante in pelle a 3 razze, i sedili avvolgenti sono i tocchi di sportività che l’abitacolo propone. Ed ora il test drive. La Lancer provata è stata la Sportback 2000 DID 140 Invite da 23946 €. Guidare quest’auto vuol dire avere un continuo parallelismo fra il mondo dei rally e il mondo della vita di tutti i giorni. Infatti per molti Lancer è sinonimo di Rally, di strade polverose e motori rombanti. Ma prima che essere auto da corsa, la berlina giapponese è una vettura per comodi viaggi con quel tocco di brio e sportività, che non guasta mai su berline di questa categoria.
Su strada la versione testata, equipaggiata con il 200 DID di origine Volkswagen, si comporta in maniera molto positiva, presentando un andatura fluida, una maneggevolezza e una praticità d’uso da utilitaria, con il confort e lo spazio di una berlina media. Queste doti rendono la Lancer un auto adatta a lunghi spostamenti in tutta comodità sapendo di avere un motore parco nei consumi, elastico e soprattutto ecologico grazie al Filtro Antiparticolato di serie. Infine i prezzi: per i benzina si va dai 17450 della 1500 Inform 4 porte ai 54000 € della Evo 2000 MR TC SST; per i diesel si parte da 21800 € della 2000 DID 140 cv Inform Sportback ad arrivare ai 23300 € delle 2000 DID 140 cv Invite SportBack e 4 porte.
Bruno Allevi – cattolicaeracleaonline