La Sapienza non è più in Italia
Dea della sapienza, Atena, tu che fra le divinità fosti la sola a venire alla luce ricoperta da una splendida armatura, e che sovrasti in saggezza i ridicoli che hanno coperto i tuoi sacri piedi con un lercio lenzuolo di protesta alla visita del Papa all’Università romana, tu, che fosti collocata da Dante all’inizio del Paradiso come simbolo della sapienza del mondo classico e della saggezza del Dio cristiano, non scordarti che sei pure la dea della guerra.
Ruba un po’ di perfidia a tua madre Meti e càcciati via da quel posto; per decreto del fato, fatti traslare verso un’altra Università, magari in terra non italiana, dove è ancora possibile proteggere la sapienza, che è confronto tra le intelligenze. E poichè fosti definita “colei che scaglia l’asta”, usala una volta soltanto sulle teste di legno di quei sapientoni nel tempio dell’oscurantismo, a casa loro.