Di barzellette nel corso della mia vita ne ho sentite tante, anzi tantissime. Alcune mi hanno fatto ridere, altre, come capita spesso, cagare. Ma oggi mentre ero in macchina ne ho sentito una che mi ha costretto ad accostare perché era talmente pregna d’umorismo che dalla risata irrefrenabile che ne è scaturita, gli occhi hanno iniziato a lacrimare al punto da impedirmi di vedere la strada.
A raccontarla è stato un tizio famoso perché abituato a rivestire ruoli di primissimo piano e a tirare le fila. Ultimamente però, pare voglia intraprendere anche la carriera di comico, ma non di un comico qualsiasi, ma di un vero e proprio capocomico, del resto primeggiare è una sua abitudine. Si tratta del mitico Lucianone Moggi, ieri, l’uomo che sussurrava ai cavalli, ops, agli arbitri, pardon; oggi racconta le barzellette, e l’ultima è davvero forte. Moggi, non ne ha fatto mai mistero, da sempre credente e devoto di Padre Pio, ha dichiarato: «Qualche volta l’ ho perfino pregato perché non dessero rigori ingiusti a favore della Juventus per evitare che si scatenassero putiferi». Evidentemente Padre Pio era impegnato in faccende ben più serie perché come dimostra la storia della Juventus, non gli ha mai dato retta.
View Comments (0)
Grande Liborio, intervento sagace e diretto! E pensare che questo tizio l'hanno addirittura chiamato per dare lezioni di etica all'Università.... Che vergogna tirare in ballo la religione (e Padre Pio) per questioni che invece riguardavano solo lui e il suo malaffare: almeno un pò di rispetto per chi crede veramente... Cmq questa è la seconda barzelletta da piegarsi in due dal ridere: la prima è stata quando ha detto che lui telefonava agli arbitri non per favorire la Juventus, ma per evitare che la Juventus subisse torti!!! Miserabile.
Evidentemente vuole spogliarsi degli abiti di eterno antipatico per indossare quelli di comico. ;)
Chissà che ne pensano le menti che 2 anni fa, durante l'ultima partita di campionato, avevano esposto gli striscioni "LA TRIADE NON SI TOCCA" e "LUCIANONE SIAMO CON TE".... E con la dignità, come la mettiamo?!
menti da ultrà da quattro soldi che non conoscono il significato di "dignità". Quegli striscioni erano da condannare e da prenderne le distanze, la società juventus non lo ha fatto. Oggi abbiamo scoperto il perchè.
Difatti Luca la Triade non l'abbiamo toccata e siamo finiti in serie B! Per miracolo!
Adesso ci togliamo i calzoni e diciamo ancora grazie a questo avanzo di galera!
Ma prima di parlare da juventino le hai lette le nuove 409 nuove pagine?
Uno che sa di essere sotto controllo se ne fotte altamente perchè la legge è lui.
Aspettiamo immanente un suo nuovo viaggio a Lordes!
Che la Madonna pensi anche a noi tifosi veri!
L'importante è che i tifosi veri si ricordino anche di cose che non compaiono nelle varie registrazioni, piuttosto che nelle 409 nuove pagine: grazie a quel signore la società Juventus è stata assolta al processo per doping (dopo l'accusa di primo grado!) non per non aver commesso il fatto, ma perchè l'inchiesta era caduta in prescrizione!! La Juventus, in più di cento anni di storia, ha scritto indubbiamente pagine esaltanti dell'intera storia del calcio italiano (e non solo), ma altrettanto indubbiamente ha firmato anche le pagine più tristi e vergognose... Spiace per i tifosi veri, quelli ci sono e non hanno rubato nulla, però adesso, un avolta per tutte, la pulizia dev'essere totale e assoluta, per il bene dello sport!
Che dire... Finirei per esprimere quello che dico sempre. Mi limito, una volta di più, a dichiarare la mia assoluta ammirazione per Luciano Moggi. Sono orgoglioso che scriva per noi, e sono grato al mio direttore per aver avuto l'idea di dargli lo spazio per esprimersi liberamente nonostante l'orchestra giustizialista che ha invaso gran parte della stampa italiana. Io fortunatamente sono immune da questo moralismo falso e ipocrita. Mi limito a dire che non è affatto un "miserabile", Luca. E che le barzellette e le storielle le racconta da sempre.
Oltretutto, le ultime accuse che gli sono state fatte (presunte interferenze nel mercato juventino) ricordano tanto quelle che fecero a mio padre quando osò esercitare il diritto a esprimere il suo pensiero nonostante non facesse più parte dell'albo dei giornalisti.