E fu così che il Ministro Fioroni fece arrabbiare i dirigenti scolastici e nientepopodimeno che la CGIL in persona. Il motivo è contenuto in una breve nota del Ministero relativa al recupero dei debiti formativi (decreto 80 e O.M. 92) che individua nei dirigenti scolastici i responsabili di tale recupero. Ad essere messo sotto accusa è il paragrafo in cui il Ministero invita i direttore regionali “ad informare i dirigenti scolastici che, attesa la rilevanza dell’obiettivo, la tempestività, la flessibilità e l’adeguatezza degli interventi di sostegno e di recupero costituiscono elemento primario di valutazione ai fini della retribuzione dell’indennità di risultato e del conferimento e revoca degli incarichi dei dirigenti scolastici”. Apriti cielo. La prima ad intervenire è stata l’Anp (Associazione Nazionale Presidi) che giudica “minaccioso” il tono della nota e la giudica inapplicabile. Subito dopo la FLC-CGIL, il sindacato di Panini (Dirigente scolastico anche lui) , che parla di “inaccettabili avvertimenti ai dirigenti scolastici” e di un “modo caporalesco di rapportarsi alla scuola”.