No evidentemente non basta solo Milan-Lab per rimettere in sesto una squadra da reparto di geriatria, forse la dirigenza rossonera invece di tesserare il giovane Pato, che ancora si deve fare, avrebbe dovuto pensare ad arricchire la rosa con dei veri talenti, ma soprattutto avrebbe dovuto ringiovanirla. La dimostrazione di questo fallimento è tutta nella gara di oggi contro l’Empoli. Davanti al suo pubblico la squadra allenata da Ancelotti ha collezionato l’ennesimo flop, adesso i tifosi iniziano a preoccuparsi. Galliani dal canto suo si sforza di calmare gli animi gettando acqua sul fuoco e aggrappandosi ad un ipotetico ritorno di Ronaldo, altro flop, almeno per questo inizio campionato. Sorride la concorrenza milanese, che ieri pur giocando male ha vinto contro una Reggina ben messa in campo e volenterosa. Il primo tempo i calabresi hanno corso come dei diavoli, erano sempre in anticipo, ma poi il mago Figo calciando una punizione alla sua maniera accontenta persino Adriano che, forse, sfiorando la palla con la sua pelata la mandanda in rete. E’ stato bello vederlo sorridere, erano mesi e mesi che non lo faceva, ma a farlo tornare scuro in volto ci ha pensato Mancini sostituendolo, a mio modo di vedere, senza un motivo valido (non gioca la Champions) e dimostrando almeno in questa occasione di non non saper gestire il recupero dell’ex Imperatore. I numeri però danno ragione al tecnico e di questo dobbiamo darne atto. Ieri invece si è spenta una Roma spettacolare e imbattibile (solo per i giornalisti), il 4 – 4 contro il Napoli è da considerarsi una sconfitta per i giallorossi che si allontano ulteriormente dalla testa della classifica. Con un Inter così dubito che Spalletti, Totti, Giuly, e chi più ne ha più ne metta riusciranno a riacciuffarla.
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penso sia ora di cambiare Galliani e Ancellot. Dopo tanti anni di vittorie hanno fatto il loro tempo. Ancellotti non ha grinta. E' un rilassato contento di stare al Milan. La squadra è vecchia e va rinnovata. I miracoli di Kakà non possono sempre bastare. E' pure ora che Berlusconi investa sul mercato con i soldi ricavati dalla vendita di Scevscenko e della Champion League, invece di intascarli e promettere Ronaldinho che lui sa bene che non arriverà mai.
Si è ( forse) chiuso un ciclo, ma non dimentichiamo quello che poi è successo lo scorso anno. Quella vista finora è stata una squadra senza cervello, senza gambe e senza cuore; mi rifiuto di pensare che questo sia il Milan che tutti noi conosciamo. Liborio, hai ragione quando dici che l'età media di questa squadra è alta, però non dobbiamo mai dimenticare che i vari Maldini, Nesta, Seedorf,Gattuso, Ambrosini lo scorso anno ci hanno regalato una Champions. Comunque vada a finire questa stagione un grazie di cuore alla squadra, ad Ancelotti, a Galliani per tutte le gioie che hanno saputo dare a noi milanisti in questi anni.