Fanno saltare su dalla sedia le affermazioni di Fausto Bertinotti, ex socialista (?) ex sindacalista della Cgil e adesso Presidente della Camera. Faustino si tira fuori dalla “casta”: «Non sento assolutamente di fare parte della casta». Lo ha detto ieri a Roma nel corso di un’intervista di Giovanni Minoli a «Liberafesta». E per dimostrarlo ricorda che ha iniziato la sua carriera politica nel sindacato «in una zona sperduta del Paese» e i mesi che trascorrevano senza stipendi. Al giornalista ha voluto raccontare un episodio per spiegare la difficoltà di quel periodo, poi ha ribadito nettamente: «No, non faccio parte della casta». L’ha quasi negata: «Ci sono dei privilegi che vanno abbattuti per poter difendere le prerogative del parlamentare della democrazia». E noi con qualche sforzo possiamo anche credergli, però ci viene in mente l’operaio e l’impiegato costretti a vivere con meno di 1000 euro al mese e magari con 2 figli a carico e l’affitto da pagare. Chissà cosa pensano di Bertinotti, inoltre ci piacerebbe che fosse un precario qualunque a collocare o meno Bertinotti nella “casta” perché chi vive quei privilegi forse ha dimenticato i veri bisogni della gente e il suo racconto, la sua favola finita nel migliore dei modi, più che altro ci sembra la favoletta da raccontare ai nipotini e non certamente a chi non riesce ad arrivare alla fine del mese.
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Difatti Bertinotti appartiene a se stesso! Basta e avanza!
Le poltrone fanno male ai politici! Sarebbe meglio dargli delle sedie girevoli con le rotelle, cosi si guardano attorno ruotando, invece di starsene comodi in panciolle!;)
Bertinotti Re dell'ipocrisia, ma ci faccia il piacere!!!
Se il radical - chic dalla erre moscia sostiene di non appartenere alla "Casta", abbi il coraggio di rinunciare a tutti quei privilegi di cui gode nella veste di parlamentare e di Presidente della Camera.