- 17 anni ago
Liborio Butera
Categories:
attualità
Solidarietà al popolo birmano
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Chssà come mai, nonostante il colore della solidarietà, molti rossi non postino di questo problema. Hanno oscurato internet in Birmania! Ecco cosa significa vivere realmente sotto un regime. Ai monaci e a tutti colori che a vario titolo si trovano in Birmania la nostra più sentita anche se impotente solidarietà!
ciao
Ciao Nino, tutto ok?
Caro Liborio, sono perfettamente d'accordo con il commento di Giuseppe. E' quantomeno " strano" che i nostrani e novelli paladini della giustizia e della legalità trovino sempre e comunque il tempo per bruciare bandiere Americane ed Israeliane o gridare 1,10,100,1000 Nassirya per poi stare colpevolmente muti ad osservare ciò che sta succedendo in Birmania dove una giunta militare comunista spara sulla folla inerme per soffocare ogni alito di libertà. Mi vien da pensare che questi signori siano proprio come loro.
Il silenzio è assolutamente da condannare, come sono da condannare gli slogan che inneggiano a Nassirya, davvero inaccettabili. Ma la sinistra italiana ha altre colpe forse ancora più gravi: ha sempre fatto finta di non vedere i massacri portati avanti dal governo cinese. Vi invito a dare un'occhiata a questo link
http://politikamente.splinder.com/tag/laogai
Credo che la polemica sulla connotazione politica del regime birmano sia strumentale. Si tratta di una dittatura spietata e feroce, a prescindere dal colore politico. E poi in Italia l' unico fino ad ora ad aver organizzato una manifestazione di solidarietà nei confronti del popolo birmano è stato Veltroni.
Io sto bene, spero anche tu. Mi conosci e sai che non ho peli sulla lingua e dico sempre le cose che penso; di fronte ad una tragedia che si sta consumando ai danni di una popolazione inerme che ha trovato il coraggio di dire basta ad anni ed anni di regime sanguinario non si può e non si deve restare indifferenti. Allora ecco che nasce il mio piccolo sfogo nei confronti di chi, atteggiandosi a paladino della giustizia, dei diritti civili, della libertà, non esita a condannare il " nemico americano", qualche volta a ragione, ma fà finta di non vedere quello che succede oggi in Birmania, in Cina, a Cuba, Paesi a regime comunista dove la libertà di pensiero e di espressione sono chimere. Invito dunque i vari Agnoletto, Casarini, Caruso, Diliberto, Giordano e compagnia bella ad andare a vivere in uno di questi Paesi in modo da poter toccare con mano l'alto senso di libertà e di giustizia sociale dei propri " amici".
A proposito di amnesie politiche. Quando Putin massacrava il popolo ceceno l' allora premier Berlusconi non condannava le atrocità compiute dall' esercito del suo autoritario amico; in compenso ci andava in vacanza insieme.Oppure qualcuno dimentica che alla vigilia della prima guerra del golfo Fini portava solidarietà a Saddam Hussein. Finiamola con la faziosità ipocrita; la violenza deve essere deprecata sempre.
@ Giangi: Veltroni non è da considerarsi un comunista.
@Nino: tutto ok, grazie. salutami tutti :)
Putin? Altro ex comunista con l'aggravante che ha un passato da militare, un po' come il suo collega birmano. NOn mi interessa cosa fece o non fece Berlusconi o chi per esso, la cosa che noto è che laddove la dittatura comunista si appropria del potere è sempre una tragedia per quei popoli che la subiscono.