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Calciopoli: la Juventus cosa rischia?

Tanto tuonò che piovve. Secondo fonti giornalistiche bene informate, la Procura di Napoli starebbe per emettere 48 rinvii a giudizio per associazione a delinquere per frode sportiva. I principali indagati sono gli uomini della triade juventina, che ai giudici dovranno chiarire gli ultimi 12 anni bui della storia del calcio italiano. Le indagini sono state molto impegnative e si sono basate soprattutto sulla ricostruzione di tabulati telefonici e delle relative intercettazioni. I PM Narducci e Beatrice praticamente hanno passato l’ultimo anno ad ascoltare le conversazioni telefoniche che vedevano protagonisti proprio i massimi dirigenti della Vecchia e navigata Signora ed alcuni degli arbitri designati ad arbitrare le gare clou, e a rivedere le registrazioni delle partite sospette. Nel campionato 2004 – 2005 vinto con Capello allenatore sono ben 39 le gare dubbie. Dopo queste accurate e minuziose indagini, secondo la Procura partenopea ci sono i riscontri per il rinvio a giudizio. Insomma, gli inquirenti avrebbero in mano le prove oggettive per istruire un processo, che vedrà sfilare tra i banchi degli imputati, oltre ai dirigenti juventini, personalità di spicco del governo del calcio degli anni precedenti. I guai per la Juventus non si limitano solo a questo. A quanto pare, secondo TGcom, “all’appello mancano da giudicare alcune iscrizioni falsate alla Covisoc e dei controlli antidoping “mancati”. Insomma, non si escludono ulteriori colpi di scena, come ad esempio una richiesta di revisione delle sentenze sportive il che significherebbe che la calciopoli dello scorso anno sarebbe stata solo una falsa partenza e che bisognerebbe ricominciare daccapo”. Chi fino adesso ha sostenuto che la Juventus è stata penalizzata oltremodo da Calciopoli potrebbe aspettarsi una pena ancora più severa. La mia personale solidarietà va ai tifosi juventini, quelli “onesti”, che continuano a soffrire a causa di una passata gestione dirigenziale “truffaldina”.