Taglio alla scuola pubblica e distribuisco alla privata
In un illuminante e dettagliato articolo pubblicato sul portale della rivista
Il ministro Fioroni nel corso del suo intervento alla Commissione Istruzione – riporta il settimanale – si è limitato ad evidenziare di aver avanzato richieste al Ministero dell’Economia, ma in concreto non ha assunto impegni precisi. Neppure sul ripiano del debito pregresso, ormai quantificato in poco più di 400milioni di euro, c’è stato un accenno di risposta.Intanto va a rilento anche l’avvio della trattativa contrattuale proprio perché manca chiarezza sulle risorse economiche disponibili; addirittura risorse già determinate in precedenza non sono state ancora certificate dal Ministero dell’Economia. Insomma la confusione regna sovrana, e quella che doveva essere “La serietà al governo” inizia a suscitare risate a squarciagola fra chi sosteneva che questi signori in materia di politica scolastica di serio avevano ben poco. Mentre le vittime, fra questi gli insegnanti, iniziano a mostrare i primi segni di nervosismo anche perché i sindacati maestri della concertazione continuano a rimanere immobili. Ma per mostrare qualche dato allarmante ristorniamo all’articolo a firma di R.P. Secondo il giornalista: La finanziaria 2007 prevede infatti che per l’anno in corso nel settore scolastico si debbano risparmiare 448milioni di euro.
Di questa somma la metà dovrebbe essere ricavata dalla diminuzione degli organici, ma quote non disprezzabili dovrebbero derivare anche da altri interventi: diminuendo gli insegnanti di inglese nella scuola primaria si dovrebbero ricavare 77milioni, mentre la diminuzione dell’orario dei professionali dovrebbe incidere per quasi 28milioni. Questi pesanti tagli, che ricordiamocelo, si sommano a quelli operati dal precedente governo metteranno in ginocchio la scuola pubblica, mentre il ministro Fioroni continua a battersi affinché vengano garanti i 500 milioni di euro da destinare alle scuole private appellandosi alla legge62/2000 emanata dal governo D’Alema, nota come legge di parità. Come dire… La serietà al governo!