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Ma chi è il tizio barbuto che presentava il concerto del primo maggio?

Oggi a più riprese ho seguito il concerto del primo maggio, sempre affollato di validissimi artisti e musicisti che in genere popolano poco la televisione. Il concertone, a spese dei lavoratori anche di quelli precari, è sempre uno spettacolo meraviglioso e proprio per questo sono favorevole alla sua trasmissione in diretta televisiva da una delle tre TV di Stato. In un giorno di festa come questo, anche se non si potrebbe, si perdonano persino gli slogan politici vomitati dai vari personaggi che si susseguono sul parco, lo spettacolo per fortuna si leva al di sopra di queste bassezze e le copre e alla fine si finisce per applaudire anche chi sfrutta la televisione di tutti per fare politica. Il primo maggio di quest’anno si distinguerà da quelli passati perché è presentato da tre presentatori a mio modo di vedere inadeguati, in particolare si è distinto per la sua incompetenza e scarsa capacità di far ridere il tizio barbuto, che personalmente non mi era mai capitato di vedere, non sapevo che uno così potesse essere famoso, anzi non lo avrei mai immaginato. Francamente pensavo che finalmente gli organizzatori avessero dato la possibilità ad un operaio sconosciuto tesserato in una sigla dei concertativi di presentare, sarebbe stato bello e democratico,  invece il tizio è famoso (?). Che dire…  il tizio ha incarnato perfettamente la televisione vuota trash e priva di significato di questi tempi. Forse per confermare questo andazzo avrà pensato bene dall’alto della sua intelligenza e della sua ironia (si dice fosse il comico della situazione ) di lasciare il segno con una delle sue battute che doveva far ridere,  la riporto: «Il Papa ha detto che non crede nell’evoluzionismo. Sono d’accordo, infatti la Chiesa non si è mai evoluta» ha detto alla folla di giovani della piazza. «Non sopporto che il Vaticano abbia rifiutato i funerali di Welby. Invece non è stato così per Pinochet, a Franco e per uno della banda della Magliana». «È giusto così», ha sottolineato Rivera , «assieme a Gesù Cristo non c’erano due malati di Sla, ma c’erano due ladroni». Beh, meglio non approfondire il discorso dell’evoluzionismo e sulla semplificazione terra, terra che il tizio ha usato per far presa su i ragazzini presenti al concerto, perché altrimenti rischierei di essere offensivo o dovrei dargli dell’ignorante, ma poi tirare in ballo l’immagine del Cristo per far ridere la dice lunga sulla sua brillante ironia. La cosa però che lo ha laureato, a mio modo di vedere, ma non solo, “imbecille” del primo maggio è stato il voler insinuare che la Chiesa ha scelto di stare con i potenti mentre Gesù è morto con i ladroni, cioè con gli ultimi. Dopo una perla simile che dire… prima di sparare perle di saggezza dovrebbe almeno informarsi sulle missioni cattoliche nelle aree più povere del Pianeta. Invece di distribuire sentenze prive di fondamento potrebbe dare l’esempio recandosi per primo ad aiutare i bisognosi e poveri così farebbe due cose utili: ci priverebbe (sic!) la TV dalla sua immagine e aiuterebbe concretamente, e non a chiacchiere, i bisognosi.  Gli organizzatori intelligentemente hanno preso le distanze bollando la battuta infelice come la cretinata della giornata. (non rileggo, dunque perdonate gli eventuali errori)