Gli anticlericali mossi da odio (?) cercano adepti.
In questi tempi dove prevale l’anticlericalismo più sfrenato, si attacca
Sul sesso:
Altro tema utilizzato ad hoc riguarda l’esclusione della donna dall’ordinazione. La risposta è semplicemente che lei non ne ha bisogno, tanto è indiscutibile la sua centralità nella visione cattolica. Leggete queste parole: “Grazie a te, donna, per il fatto stesso che sei donna! Con la percezione che è propria della tua femminilità tu arricchisci la comprensione del mondo e contribuisci alla piena verità dei rapporti umani(). E’ proprio al genio della donna che la società è in larga parte debitrice.” Un poeta folle d’amore? No. Il Papa.
Ancora sul celibato dei preti: il prete è chiamato a tendere alla grandezza anche se questa è un peso. Non può desiderare di liberarsene e abbassare la sua vocazione alla “statura” che preferisce. Se ha scelto essere di sacerdote di rito latino, sa che non deve anteporre al suo Dio alcun rapporto affettivo. Così come il dono totale del suo Cristo giunge fino alla follia della croce, il prete servitore di quel Cristo deve rinunciare al diritto di fondare una propria famiglia, deve sacrificare tutto: o segue lui, o segue il mondo.
Detto ciò. Avendo la presunzione di disputare alla Chiesa i suoi atti, e sottoporli a critica, abbiate anche l’umiltà di dire la vostra, di dottrina, provate a riscrivere il principio di autopossesso e autodeterminazione, elaboratela voi una nuova teoria dell’agire morale, provateci ad arzigogolare un’ etica dell’amore umano. E’ facile fare delle affermazioni in aperto contrasto con una teologia secolare senza pagare il prezzo di giustificarle. Insomma, provate a buttar giù una filosofia della trascendenza della persona nell’agire, una autoteleologia dell’uomo. Provateci voi, eternamente insoddisfatti per come la dottrina protegge le verità della fede.