Sorprende questo Papa
acuto. Sorprende questo Papa, quando nel messaggio per la Quaresima appena trascorsa, dichiara che l’amore di Dio è anche eros. Utilizzando passi veterotestamentari, egli osa affermare che l’eros è iscritto nel cuore stesso di Dio. Il profeta Osea esprime questa passione divina con immagini audaci come quella dell’amore di un uomo per una donna adultera; Ezechiele parlando del rapporto di Dio con il popolo di Israele, non teme di utilizzare un linguaggio ardente e appassionato. E nel Cantico dei cantici, due amanti senza nome che simboleggiano tutti gli amanti della terra si donano l’un l’altra in un gioco erotico e bellissimo: interpretazione teologica secondo la quale l’Onnipotente attende il “sì” delle sue creature come un giovane sposo quello della sua sposa. Sorprende Benedetto XVI, che parla di folle eros come di quella forza “che non permette all’amante di rimanere in se stesso, ma lo spinge a unirsi all’amato”.
L’impressione è che l’amore di Ratzinger, in questa sua lettura personale e magisteriale, sia quello vero dei cristiani, unione di eros e di agape, di dono all’altro ma insieme possesso desiderante dell’altro, opposto alla concezione moderna di un amore sentimentale e sciapito, di un’ unione affettiva intesa come semplice scelta contrattuale e mutua assistenza. Macchè. L’amore di Benedetto sembra una lotta che non si può banalizzare nella versione ordinaria dell’amore come un quieto “vivi e lascia vivere”, è una lotta in cui c’è un Dio che “non si dà per vinto”, e anzi il “no” dell’uomo che recalcitra è come la spinta decisiva che lo induce a manifestare il suo amore all’estremo per riconquistare la creatura amata. Ecco allora il mistero della Croce, là dove Dio stesso mendica l’amore della sua creatura come un amante appassionato, là dove si manifesta il suo eros per noi. Vabbè, sono atti, cioè parole, che vivono nell’allegoria biblica e nella stupenda, antica, millenaria fantasia creatrice della chiesa e dell’affascinante pensiero teologico. Ma hanno qualcosa da dire a tutti noi, impantanati nella melassa affettiva, contenti di vivere senza più stupore i sentimenti del nostro tempo, armati di diritti pretesi e presunti, ma forse, magari, capaci ancora di dubbio laico. Bello, l’amore forte.
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Il Papa con i suoi sottili ragionamenti aumenta a dismisura l'ingerenza della Chiesa sul nostro paese ed allontana sempre più persone dal suo credo.
Prima o poi resterà solo con i suoi vuoti e medioevali ragionamenti.
Sai, Liborio, non riesco proprio ad essere d'accordo con te, su questo tema. Amore, eros, va bene, ma si resta sempre su un piano meramente speculativo e retorico. Io non credo che questo Papa abbia la statura di un leader carismatico perchè comunica contenuti troppo astratti. Alla fin fine, ho detto la stessa cosa di Pigi.
Saluti
e meno male che ti chiami luce nella rete :-))) ma ogni tanto le lampadine le sostituisci???
Beh, non so se questo Papa sia un leader sta di fatto che si sta battendo con tutte le sue forze in difesa della vita.
Beh che legame c'è tra il mio nick e la fede che non ho visto che sono ateo??
mi sa che su questo argomento brancoli un po' nel buio visto che il tuo commento poco aveva a che fare con l'oggetto del post. :-)))
Vorrà dire che Benedetto XVI dovrà chiedere il permesso a Luce nella Rete prima di dire qualcosa.
Infatti Tommaso e magari si farà prestare una torcia funzionante hehehehe