Le prime vittime del “Codice da Vinci”
Com’è noto, la letteratura si divide in diversi generi: il filone che più di tutti ha contribuito ad indirizzare le linee base della politica e, di conseguenza, dei modelli di società, è stato certamente quello filosofico. Dai greci, passando dai romani, per arrivare poi ai nostri giorni, i filosofi, attraverso i loro trattati, hanno influenzato le scelte politiche verso talune, piuttosto che talaltre,idee di società. I romanzi di fantasia, invece, difficilmente riescono ad influenzare le scelte degli uomini, e quando è accaduto, è stato solo in forma marginale. Per comprenderne gli effetti, in Italia possiamo prendere come esempio il fenomeno letterario di Andrea Camilleri. L’autore siciliano, con abilità e maestria sta portando nel nostro lessico una ventata di nuove frasi siciliane, che sicuramente sono destinate a rimanervi in maniera permanente. Ma nonostante la popolarità, le opere dello scrittore empedoclino non arriveranno mai a modificare gli usi e costumi del Paese, né tanto meno a dettarne le scelte politiche. Questo perché, a differenza dei trattati filosofici le sue sono appunto di fantasia.
Un altro successo letterario, questa volta su scala mondiale, è il “Codice da Vinci” di Dan Brown. L’autore americano con il suo lavoro ha voluto esplorare un terreno che negli ultimi anni sembra interessare e affascinare i popoli occidentali: “religione e fede”. Ne è nata un’importante opera di fantasia che basa il suo successo mettendo in dubbio “la natura divina di Cristo” e altri dogmi della fede cattolica , suscitando in colui che legge un misto di curiosità e scalpore. L’ ingegno dell’autore americano è stato quello di indurre il lettore, se privo di reminiscenze cattoliche religiose, a perdersi nelle oscure maglie di un mistero ben orchestrato e a confondere la fantasia e l’immaginazione con la paventata ricerca e l’esegesi di tracce storiche. Già dalle prime pagine se ne rimane catturati ed incuriositi: “Si legge tutto d un fiato” è l’esclamazione di chi lo ha già letto.
Talvolta però la fantasia è destinata a superare se stessa. Nessuno avrebbe mai immaginato che un tal romanzo avesse potuto in qualche maniera influenzare le scelte di vita di una persona; invece è accaduto. Lo riporta il Tgcom: a Trento, un fidanzato, dopo aver letto il romanzo, ha deciso di “mollare” la futura sposa perché cattolica convinta e praticante. La cosa che più stupisce in questa vicenda riguarda l’autore del gesto. L’uomo rimasto vittima della lettura del romanzo non è un credulone qualsiasi, ma trattasi di un docente universitario, presumibilmente in possesso delle basi per distinguere la differenza tra un romanzo e un documento storico. Dopo aver letto il libro, il professore non ha voluto più avere nessun contatto con la Chiesa cattolica, rea di aver celato per secoli cotanta verità. Le pagine del romanzo – scrive il giornalista del tgcom- gli avrebbero aperto un mondo di cui non conosceva l’esistenza. Ad influenzare la scelta c’era anche la decisione della giovane di volersi concedere solo dopo le nozze, previste nella prima settimana di giugno. La giovane, vista la motivazione, non ha inteso rinunciare così facilmente e tramite un avvocato, si è rivolta al tribunale di Trento chiedendo un risarcimento danni di 170 mila euro. Una vicenda paradossale, che apre a qualche serio interrogativo: un uomo può modificare la propria vita dopo aver letto un romanzo di fantasia? Probabilmente, l’uomo nuovo della civiltà avanzata è anche quello che anela vivere inconsapevole all’astrattezza,
in totale mancanza di corrispondenze concrete o di controprove desunte dalla realtà circostante, quello che si strania dall’ambiente e distoglie lo sguardo al punto tale da seguire solamente i pensieri e i fantasmi degli altri.