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Il caporalato: fenomeno in crescita!

C’è un fenomeno preoccupante che sta iniziando a prendere piede nel nostro Paese: il caporalato. Già presente in alcune aree del sud, negli ultimi anni sembra che sia stato, se non del tutto,almeno quasi, debellato; anche se lì rimane da risolvere la questione del lavoro nero che continua a rappresentare una vera e propria piaga nelle regioni del Mezzogiorno d’Italia. Il caporalato, fenomeno tra i più sgradevoli di sfruttamento dei lavoratori, sembra invece che si stia consolidando nelle regioni più ricche. Ad esserne coinvolti sono gli extracomunitari di solito privi del permesso di soggiorno e bisognosi per il loro sostentamento di un lavoro. Di solito vengono reclutati nei pressi delle stazioni ferroviarie o di autobus, la comunicazione avviene attraverso un fitto ed incomprensibile passaparola difficilmente intercettabile dagli organi preposti al controllo. I lavori dove gli extracomunitari trovano più facilmente occupazione riguardano l’edilizia e quelli di manovalanza in genere, che ormai i nostri giovani sembrano snobbare. I “fortunati” assoldati dai caporali, sono fatti salire su pulmini e trasportati nei cantieri di lavoro. Chi vive al nord del Paese e all’albeggiare percorre l’autostrada si sarà già imbattuto in queste carovane cariche di gente destinata a guadagnarsi il pane in qualche sperduto luogo di lavoro, spesso lontano da occhi indiscreti e al riparo da curiosi. Chi li assume non si rende conto che sta calpestando le leggi e i diritti più elementari di uomini sventurati. Pur di risparmiare in manodopera trascurano il fatto che in caso di incidente sono loro i diretti responsabili e pertanto rischiano pene severissime. I caporali, di solito anche loro extracomunitari, nel reclutamento di manodopera realizzano importanti guadagni proprio attraverso lo sfruttamento di esseri umani: in genere sono pagati dall’imprenditore e dagli stessi operai che cedono una quota della loro retribuzione giornaliera. Per le vittime di questo malaffare non si è mosso nessun sindacato, nessun politico ha mai sollevato il problema. Le forze politiche che si definiscono più sensibili verso le problematiche legate agli stranieri li vorrebbero fare entrare nel nostro Paese senza nessun controllo, magari continuando ad alimentare ulteriormente i guadagni dei caporali e ad ingrossare gli eserciti della criminalità. Se i nostri stranieri arrivassero già con un contratto di lavoro, probabilmente riuscirebbero a vivere più dignitosamente e una maggiore integrazione sarebbe allora possibile.

Liborio Butera:
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