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    Categories: attualità

l’identikit del futuro ministro dell’istruzione

Dopo la vittoria dell’Unione, la scuola si domanda chi sarà il successore di Letizia Moratti al MIUR. Ancora non trapela nessuna indiscrezione, ma il quotidiano online Tuttoscuola.com ha provato a tracciare il seguente profilo:

1) Serve un ministro politico, non quindi un tecnico, capace di mediare a sinistra e anche a destra;
2) deve trattarsi di un politico di peso, perché su scuola, università e ricerca si giocherà una partita di rilevanza strategica per il governo e per il Paese; 3) difficilmente potrà essere un esponente dell’ala abrogazionista dell’Unione (PRC, Comunisti italiani, Verdi), né di quella laica meno gradita alla Chiesa e ai cattolici moderati (Rosa nel pugno);
4) dovrebbe essere preferibilmente un cattolico.

Quali nomi rispondono a queste caratteristiche? Difficile dirlo, si possono solo fare delle ipotesi. Nei mesi scorsi si era parlato di Pierluigi Castagnetti, ma altri nomi che rispondono all’identikit che abbiamo provato a disegnare sono quelli di Enrico Letta (Margherita) e Livia Turco (DS). Tra i politici più vicini a Prodi qualche chance potrebbero averla Albertina Soliani, già sottosegretario al MIUR col ministro Berlinguer, e Arturo Parisi, prodiano della prima ora.

Liborio Butera:

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  • credo,che un buon peso politico posizionato su idee liberali e democratiche possa, senz'altro, condizionare positivamente l'andamento di una situazione critica.Agevolare la riduzione per classe degli alunni ,risulta essere quel salto di qualità,fornendo maggiori garanzie di professionalità e concretezza non tralasciando la parte tecnica e strutturale di un'organigramma aziendale come è la scuola fonte di garanzie lavorative funzionali e determinate .

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