precarizzazione di massa!
Con 393 voti a favore e 220 contro, la direttiva Bolkestein è stata approvata in prima lettura dal Parlamento Europeo, essa prevede la liberalizzazione dei servizi all’interno dei Paesi europei, i favorevoli sostengono che: eliminerà gli ostacoli alla libera circolazione dei servizi, favorendo la creazione di numerosi posti di lavoro e lo sviluppo dell’economia. I contrari dicono che: essa rientra nel più vasto e mondiale quadro di smantellamento legislativo delle difese e delle garanzie del lavoro, dei servizi pubblici, che procede attraverso i pilastri della mercificazione totale (il mercato ha bisogno di nuove merci e per questo scuola, sanità, cultura e informazione vanno trasformati nel business del 21 secolo e l’acqua nel “petrolio del futuro”) e del dumping globale del lavoro (il lavoro “da Terzo mondo” irrompe nel Primo per stroncare ogni difesa, dimezzare i costi e cancellare ogni “rigidità”).Cosi ad esempio si è arrivati allo stravolgimento degli orari di lavoro ma anche alla più crudele e totale deregulation del lavoro, quella operata nei trasporti marittimi, ove una super-Bolkestein ha già travolto ogni difesa, spostando tutte le sedi delle compagnie marittime di rilievo in paesi simil-Caiman ove l’assenza di ogni legislazione del lavoro (il vero senso del principio del paese di origine è questo: non il mitico idraulico polacco che “ruba” il posto al francese a prezzi dimezzati, ma la compagnia francese che sposta la sua sede nelle Caiman e poi in Francia è svincolata dalla legislazione francese) consente oggi di assumere i lavoratori del mare “prelevandoli” da terrificanti book nei quali si può scegliere tra il marittimo francese contrattualizzato alla europea (intorno ai 1.300 euro mensili, pensione, mutua e ferie), il marittimo coreano con contratto Oil (minima copertura pensionistica e sanitaria, 700-800 euro mensili, pochi giorni di ferie) o il marittimo cambogiano (nessuna copertura di alcun tipo, 300-400 euro, licenziabili all’istante). E quale sia la scelta (al 70-80%) è intuibile. Liberismo sfrenato che punta a creare posti di lavoro o condizioni di schiavitù senza nessuna tutela per il lavoratore? Noi in Italia in piccolissima parte abbiamo vissuto le cosiddette riforme del lavoro, prima la famosa Treu che come sappiamo ha introdotto forme di contratto vergognosi come i famosi co.co.co e le famose cooperative di servizi che pagano gli addetti a 6 Euro l’ora per poi passare alla legge 30, meglio conosciuta come legge Biaggi che ha cancellato ogni forma di contratto stabile incrementando la precarizzazione ma mantenendo le “tariffe” nazionali. La Bolkestein, va oltre, una società di servizi che opera in Italia ma con la sede in Perù può pagare gli impiegati con le tariffe peruviane a prescindere dal Paese in cui opera.