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La Scuola in cinque semplici punti

Con le elezioni alle porte, voglio riassumere in cinque semplici punti quello che, secondo me, dovrebbe fare in materia scolastica il futuro governo:

  • Una profonda revisione, ovviamente in alternativa all’auspicabile abrogazione,della   legge 53, che cancelli l’impianto retrogrado, antistorico, inefficiente e classista della cosiddetta Riforma Moratti.
  • Eliminazione della rigida separazione e della scelta in età troppo precoce tra istruzione liceale e formazione professionale. Eliminazione delle radicali differenziazioni tra la cultura del “Sapere” e quella del “ Saper Fare”, che devono integrarsi e armonizzarsi. No ad uno studio solo teorico, ma anche a un semplice addestramento di “Automi” senza cultura di base.
  • Rafforzamento e valorizzazione dell’Istruzione Tecnica, da realizzarsi anche con sostanziosi finanziamenti per l’attrezzatura dei laboratori negli istituti tecnici.
  • All’interno dell’Istruzione Tecnica, potenziamento delle attività di laboratorio, di sperimentazione e applicazione delle conoscenze, che devono essere estese a quanto più discipline possibile.  Del resto, come afferma il Prof. Chiesa, anche una versione del latino non è essa stessa un “laboratorio” in quanto applicazione delle conoscenze acquisite? A maggior ragione questo concetto va applicato alle materie tecnico scientifiche. In quest’ambito si colloca la rivalutazione degli insegnanti tecnico pratici e delle attività di laboratorio.
  • Riqualificazione del ruolo e dello status giuridico ed economico del corpo insegnante, umiliato da condizioni lavorative e trattamenti economici inadeguati e indecorosi per un Paese economicamente sviluppato come il nostro. Tra le necessità più immediate, oltre all’adeguamento degli stipendi alla media europea, la definizione di orari e condizioni di lavoro più chiare e decorose, maggiore autonomia decisionale, riduzione delle incombenze derivanti da una burocrazia farraginosa, che necessita di radicali semplificazioni. 

 
Invito tutti i colleghi che lo condividono a farsene tramite presso le forze politiche locali e nazionali in ogni forma possibile.