Sindacati e ITP
E’ noto che nella scuola italiana le esercitazioni di laboratorio sono tenute da insegnanti tecnico pratici con il ruolo di co-docenti che contribuiscono a pieno titolo all’attività didattica e alla valutazione degli allievi. Da alcuni anni la figura professionale e il ruolo degli insegnanti tecnico pratici sono messi in discussione e in più di un’occasione si è pure ventilata la possibilità dell’abolizione dell’intera categoria o della sua destinazione ad altri incarichi. I docenti tecnico pratici si sono pertanto impegnati in una battaglia a tutto campo per la difesa delle attività di laboratorio e del loro ruolo, tutt’altro che secondario all’interno dell’attività didattica. Su questo argomento non sempre le organizzazioni sindacali hanno espresso posizioni chiare e inequivoche. Se è vero che in più di un’occasione la categoria ha trovato l’appoggio di alcune organizzazioni sindacali, alle quale esprimiamo la nostra gratitudine, in tempi recenti il panorama appare nuovamente incerto a causa di alcuni atteggiamenti poco chiari. L’eventuale attuazione anche parziale della Riforma Moratti ha pesanti implicazioni anche sulle attività di laboratorio e sugli organici del personale tecnico pratico. Se è vero che le variazioni prospettate dovrebbero essere di entità molto ridotta, l’attuale incertezza sulle modalità di attuazione della Riforma, sulla creazione del cosiddetto secondo canale e sulle eventuali modifiche che potrebbero essere apportate da un nuovo governo creano un clima di grande incertezza per tutta la categoria. Gli insegnanti tecnico pratici hanno più volte sollecitato chiarimenti e prese di posizione da parte delle OO.SS. Non sempre le risposte sono state convincenti e talvolta addirittura non sono pervenute. Mentre alcune sigle sindacali (CUB-SCUOLA, COBAS, UIL) si sono apertamente schierate a favore della tutela e del rafforzamento del ruolo della categoria, ancora si attendono le risposte delle maggiori sigle sindacali (CGIL, CISL, SNALS, GILDA). Continuiamo a confidare nel loro appoggio pur auspicando anche da parte loro una chiara e netta presa di posizione ufficiale che al momento manca.